C'è una certa confusione tra barrique e tonneau. Sono entrambi ottimi recipienti per l'affinamento dei vini e ambedue sono realizzati in legno, generalmente rovere.
Le barrique hanno però una capienza di 225 litri, mentre le tonneau dai 500 ai 700 litri e sono create con doghe più spesse e robuste.
Su quale punterà l’enologo per i suoi vini? Quale delle due valorizzerà, senza nasconderla dietro le caratteristiche note del legno, la loro personalità?
“Da Montonale ho scelto l’affinamento in tonneau da 500 litri”, racconta Roberto Girelli. “Dopo anni di sperimentazioni, sono giunto alla conclusione che questo recipiente, grazie al rapporto ideale tra superficie e contenuto, garantisce il corretto apporto di ossigeno. Non ci interessa “condire” i nostri vini con il legno, ma farli evolvere grazie alla micro-ossigenazione. Ogni anno facciamo visita ai nostri mastri bottai, uno in Borgogna e uno di Bordeaux. Scegliamo personalmente i legni, valutando la grana – obbligatoriamente fine - e la stagionatura - tre anni minimo en plein air, devono essere temprati dalle intemperie”.
Durante le visite in cantina notiamo che la tappa nella bottaia è particolarmente apprezzata. Del resto, è un luogo magico, dove il tempo sembra fermarsi, con le sue luci soffuse, il profumo di legno e le file ordinate di tonneau marchiate a fuoco.
Nelle prime tre file troviamo le tonneau de La Conta, il nostro assemblaggio di Cabernet Sauvignon e Merlot, i cui legni sono tostati secondo tradizione e piegati a fuoco, per influire con maggior vigore sul vino aiutandoci ad “addomesticare” i tannini del Cabernet.
La quarta fila è invece dedicata al Lugana Orestilla, che affiniamo in recipienti con doghe piegate al vapore. Un approccio più "delicato", che ci permette di mettere in risalto le caratteristiche organolettiche tipiche del vitigno Turbiana.
Nelle nostre cantine le tonneau hanno un breve ciclo di vita, in quanto desideriamo estrarre solo il meglio dal legno: quelle di Orestilla restano da Montonale solo un anno, per poi essere rivendute ad altre cantine; quelle de La Conta sono utilizzate tre anni, quindi cedute per essere rigenerate e utilizzate da produttori di vini rossi.