La Conta
Denominazione
Vino Rosso
Vitigno
70% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot
Racchiude l’autorevolezza e l’eleganza che caratterizzano l’unione dei due vitigni; arriva da un podere dall’antica vocazione per le uve a bacca rossa e porta con sé il ricordo del bisnonno Francesco e del suo primo vigneto piantato a Montonale.
Il vigneto La Conta è il primo possedimento dell’azienda, dove il bisnonno Francesco Girelli iniziò a coltivare Cabernet Sauvignon e Merlot agli inizi del Novecento. Esposizione e composizione del terreno lo rendono perfetto per vini rossi di grande struttura e longevità: da qui l’intento di produrre un vino che sia la massima espressione dei due vitigni in un vigneto straordinario.
Vigneti di origine
La Conta, 2,5 ettari a Sud-Ovest del borgo di Montonale con eccellente esposizione a Sud.
Vinificazione
Dopo la raccolta, il Merlot è messo ad appassire per circa 30/40 giorni fino alla vendemmia del Cabernet Sauvignon. Si fa una cernita molto rigorosa delle uve in pianta, che vengono poi raffreddate fino alla pigiatura. I grappoli di Cabernet Sauvignon e Merlot sono pigia-diraspati insieme, segue una fermentazione a temperatura controllata che dura circa 12 giorni, con rimontaggi frequenti e délestage giornalieri. Avviene poi la svinatura e si utilizza soltanto la frazione di vino così ottenuta, evitando torchiature per preservare la qualità.
Affinamento
La fermentazione malolattica è svolta in acciaio, segue un affinamento di almeno 12 mesi in tonneau di rovere francese da 500 litri e a seguire di circa 12 mesi in bottiglia.
Aspetti organolettici
Colore rosso rubino con lievi riflessi granati. Naso suadente e intenso, con un ampio ventaglio olfattivo: sentori di frutta matura, amarena, frutti di bosco in confettura, note di pepe, un lieve accenno balsamico. Al palato si avverte grande struttura, arricchita da tannini setosi e avvolgenti, splendido equilibrio tra acidità e calore alcolico; un ritorno speziato a impreziosire il finale.
Abbinamenti
Ideale per carni arrosto e allo spiedo, brasati, pollame nobile e selvaggina, formaggi di lunga stagionatura. Da provare con gli “osei scapè”, ricetta della tradizione locale.